Prima della preparazione degli esami di Matelsup e Didamat, non sapevo neppure dell'esistenza di QQ Storie e Iplozero...
Ora ci sto prendendo gusto a creare dei simpatici quadretti!
Bimbo con aquilone
martedì 7 giugno 2011
domenica 5 giugno 2011
Il metodo Bortolato e la Linea del 20
La Linea del 20 recepisce gli indirizzi della ricerca che evidenziano sempre più le capacità innate dei bambini in fatto di numeri; è l’unico strumento in grado di passare dal conteggio al calcolo intuitivo grazie alla sua conformazione simile alla disposizione delle dita delle mani; valorizza le competenze prescolastiche dei bambini, permettendo loro di cimentarsi subito nel calcolo senza essere delusi da una didattica che non raggiunge mai il suo scopo; applica le raccomandazioni degli attuali programmi che indicano la linea dei numeri come fondamentale strumento per sviluppare le competenze matematiche. | ||
Fasi del Metodo Fase 1 Presentazione globale dei numeri fino a 20. Viene consegnato lo strumento all’alunno come fosse la tastiera di un computer, da dare tutta in una volta e non un tasto alla volta. L’apprendimento avviene per messa a fuoco progressiva, partendo dall’immagine globale. Fase 2 Esercizi di numerazione Viene chiesto all’alunno di contare i tasti sollevandoli uno ad uno . Numera partendo da sinistra Numera partendo da destra Numera partendo dal centro o da dove vuoi ecc. ecc. Fase 3 Esercizi sulla cardinalità e ordinalità Si passa quindi ad esercizi di discriminazione linguistica dei comandi alza 3 tasti ( valore cardinale) alza il tasto 3 (valore ordinale) Fase 4 Lettura intuitiva delle quantità Si passa al riconoscimento delle posizioni e delle quantità senza conteggio che è l’aspetto fondamentale per rendere il computo intuitivo rispetto alla conta. Alza il numero il 6 e il 16 senza contare Alza il numero il 9 e il 19 senza contare Alza 15 tasti senza contare ecc. ecc Fase 5 Esercizi di scomposizione Alziamo alcuni tasti e chiediamo quanti ne rimangono abbassati nello strumento. Questo esercizio abitua a una lettura da destra delle quantità ribaltate Fase 6 Addizioni ( partenza a tasti abbassati) E’ possibile ora passare subito al calcolo orale Chiediamo di eseguire delle addizioni oralmente partendo dalle più facili 5 + 5 = 5 + 3 = 5 + 5 5 + 7 = Fase 7 Sottrazioni ( partenza a tasti alzati) Chiediamo di alzare tutti i tasti ed eseguire oralmente le seguenti sottrazioni 20 - 5 = 20 - 10 = 20 – 6 = 20 – 9 = Fase 8 Operazioni a strumento chiuso Quando l’alunno ha raggiunto una certa sicurezza chiediamo di eseguire le operazioni guardando lo strumento ma senza toccarlo. Fase 9 Operazioni con la linea dei numeri iconografica Quando è in grado di eseguire le operazioni a strumento chiuso è possibile operare con una linea dei numeri rappresentata iconograficamente come una serie di 20 palline che conservano gli interspazi dello strumento (vedi video). Fase 10 Operazioni mentali intuitive Alla fine chiediamo all’alunno di eseguire delle operazioni senza alcun riferimento esterno. Se vi riuscirà significa che in quel momento sta consultando la linea dei numeri interiorizzata. La straordinaria efficacia del metodo nasce dal fatto che tutta l’attenzione è spostata sulla visione. Dal punto di vista dell’effetto psicologico non servono più spiegazioni , non ci sono più simboli e tutta l’attenzione è concentrata sulla lettura sempre più rapida delle quantità che compaiono sullo strumento disposte secondo le regole del subitizing percettivo. |
sabato 4 giugno 2011
Alla scoperta del Tangram...
Il Tangram è un antico gioco cinese che consente di formare figure componendo 7 forme geometriche (triangoli, quadrati, rombi), ruotandole e ribaltandole. Si propone questo gioco per fare esperienze di confronto tra figure diverse, ma diversamente orientate nello spazio e di sperimentare la conservazione delle superfici per movimenti rigidi.
Aspetti didattici del giocoAvviare, attraverso un'esperienza concreta, un'intuizione dei concetti di conservazione di area e di confronti di aree.
Qualsiasi figura realizzata con il tangram deve essere costituita impiegando tutti i sette pezzi. Le tessere potranno essere spostate per ottenere figure con forme diverse, ma equiestese.
Il compito del tutor sarà quello di sollecitare a riconoscere, ed evidenziare l'equivalenza delle figure, confrontando le diverse forme ottenute in precedenza.
I movimenti rigidi da applicare alle figure sono:
- la traslazione
- la rotazione di 45° oraria,
- il ribaltamento (solo del parallelogramma).
Obiettivi didattici
- raffigurare con forme geometriche
- operare con figure piane
- riconoscere le figure geometriche piane, anche se diversamente orientate nel piano
- confrontare superfici
- sperimentare fenomeni di conservazione delle superfici
- riconoscere l'equiestensione di figure piane
- eseguire traslazioni, rotazioni e ribaltamenti
- realizzare composizioni di isometrie
Aspetti didattici del giocoAvviare, attraverso un'esperienza concreta, un'intuizione dei concetti di conservazione di area e di confronti di aree.
Qualsiasi figura realizzata con il tangram deve essere costituita impiegando tutti i sette pezzi. Le tessere potranno essere spostate per ottenere figure con forme diverse, ma equiestese.
Il compito del tutor sarà quello di sollecitare a riconoscere, ed evidenziare l'equivalenza delle figure, confrontando le diverse forme ottenute in precedenza.
I movimenti rigidi da applicare alle figure sono:
- la traslazione
- la rotazione di 45° oraria,
- il ribaltamento (solo del parallelogramma).
Obiettivi didattici
- raffigurare con forme geometriche
- operare con figure piane
- riconoscere le figure geometriche piane, anche se diversamente orientate nel piano
- confrontare superfici
- sperimentare fenomeni di conservazione delle superfici
- riconoscere l'equiestensione di figure piane
- eseguire traslazioni, rotazioni e ribaltamenti
- realizzare composizioni di isometrie
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